Scopri San Miniato a 360 gradi

San Miniato è un importante centro economico e industriale della zona del cuoio di Ponte a Egola ed è famosa per i suoi tartufi bianchi e i suoi prodotti vinicoli e oleari. Sorge in posizione collinare tra Pisa e Firenze, una posizione strategica e scena di molteplici scontri tra le due città, almeno sino alla conquista fiorentina. Il nucleo originale della città risale all’VIII secolo, quando un gruppo di longobardi si stabilì sul colle edificando una chiesa dedicata al martire Miniato. Federico II di Svevia eresse qui la rocca e vi fece risiedere il suo vicario per la regione. Per questa origine germanica la città venne definita per tutto il medioevo “San Miniato al Tedesco”. Nel 1370 San Miniato siglò la pace con Firenze, adottò il calendario fiorentino e mutò il nome in San Miniato al Fiorentino, poi semplicemente San Miniato. Nel 1622 ottenne la cattedra vescovile e la diocesi. La città rimase fiorentina fino al 1925, quando fu ceduta alla provincia di Pisa.
La Rocca di Federico II è il simbolo di San Miniato ed è realizzata sul punto più alto della città, collocazione che la rende ben visibile anche dai dintorni. Edificata nel XIII secolo per volere dell’imperatore svevo e ricordata da Dante nella Divina Commedia, nel 1944 fu distrutta dalle truppe naziste e ricostruita nel 1958.
Il Duomo di San Miniato, ovvero la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio, è situato su una piazza detta “Prato del Duomo”. A questo luogo è legato il ricordo del bombardamento alleato del 22 luglio 1944, quando 55 persone assiepate dentro la chiesa furono uccise. Altri edifici religiosi sono la Chiesa di San Domenico, la Chiesa della SS Annunziata e la Chiesa e Santuario del SS Crocifisso, che custodisce un crocifisso ligneo del XIII secolo ritenuto miracoloso.
Il Seminario Vescovile fu edificato tra il 1650 e il 1714 quando San Miniato divenne sede vescovile. A poca distanza dal Seminario si trova il Palazzo Comunale, edificio risalente agli inizi del Trecento; al piano terra è visitabile l’Oratorio del Loretino. Altro edificio notevole è Palazzo Grifoni, edificato nel XVI secolo e situato nell’omonima piazza; danneggiato gravemente durante la guerra fu poi restaurato, oggi è sede della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato. Al fascino di San Miniato contribuiscono i loggiati del Chiostro di San Domenico e la Loggetta del Fondo, risalente all'inizio del Novecento.
Nonostante le sue dimensioni, San Miniato gode di una grande ricchezza museale. Vi sono il Museo della Scrittura, che ripercorre le tappe più importanti della storia della scrittura attraverso riproduzioni dei vari tipi di supporto impiegati; il Museo archeologico di San Genesio, dove sono esposti e conservati reperti archeologici provenienti dalla necropoli etrusca di Fonte vivo, che risalgono tra il IV secolo e il I secolo avanti Cristo; il Museo diocesano d’arte Sacra, il cui allestimento ha lo scopo di valorizzare la storia della città e del suo territorio, conservando allo stesso tempo opere d’arte provenienti sia dal Duomo che da altre chiese del territorio; il Museo del Conservatorio di Santa Chiara, che custodisce opere di grande valore artistico e arredi liturgici e reliquiari; il Museo della Memoria, che conserva una viva testimonianza degli orrori della guerra attraverso un itinerario visuale e documentale; il Museo del Tartufo delle colline Sanminiatesi, per coloro che vogliono fare un’esperienza immersiva per conoscere a fondo il mondo del tartufo in un museo grazie al quale la cultura e la storia legate al tartufo saranno preservate e celebrate.
Ogni anno a novembre, da oltre 50 anni, si svolge la Mostra Mercato del Tartufo bianco di San Miniato, importante evento con un ricco calendario di iniziative nelle le strade del centro storico.


Scegli la tua destinazione





Pisa360