Lucca - Caffè Di Simo

Nel centenario della morte di Giacomo Puccini riapre a Lucca il Caffè Di Simo, luogo amato e frequentato dal grande Maestro; il caffè non tornerà però a funzionare come pubblico esercizio, ma esclusivamente come luogo propulsivo di cultura, in linea con il suo glorioso passato.
La storia inizia nel 1846. Una volta si chiamava Antico Caffè Caselli e prima ancora Caffè Carluccio. E come usava all’epoca, c’era anche la drogheria. Fu nei primi del Novecento che Carlo (Carluccio) Caselli tramandò l’attività al figlio Alfredo, che lo fece diventare un ritrovo di artisti e intellettuali, che si ritrovavano in piccole stanze riservate all’interno del locale, chiamate “bolge”, e arricchì gli arredi con oggetti esotici e artistici, portati dai suoi viaggi.
Grazie alla sensibilità artistica di Alfredo, nel locale si iniziarono a organizzare anche mostre e nel 1932 fu istituito il Premio Caselli, dedicato ad artisti, scrittori e musicisti.
In una città come Lucca, tradizionalmente caratterizzata da uno spirito conservatore, questo elegante caffè divenne uno spazio per gli animi più liberali. Era frequentato da compositori, come Giacomo Puccini, Alfredo Catalani e Pietro Mascagni; e letterati: Giosuè Carducci, Giuseppe Ungaretti, Giovanni Pascoli ed Enrico Pea.
Dopo la scomparsa di Alfredo, prima dell’inizio della Grande Guerra, il Caffè passò ai Di Simo. Il locale era chiuso dal 2012.
La Signora del bello



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Lucca Caffe Di Simo   Lucca Caffe Di Simo

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