Il Parco della Fornace, al cui interno è allestito il Museo dei Mattonai, è un grande esempio di archeologia industriale.
La storia della frazione La Rotta è strettamente connessa alla fabbricazione dei laterizi.
Il suo rapido affermarsi era collegato alla disponibilità di materia prima, fornita dalle sabbie argillose dei fiumi Arno ed Era.
La località conobbe, difatti, una larga produzione di mattoni grazie ad una favorevole posizione che permetteva di sfruttare i depositi di argille provenienti dal fiume.
La produzione dei mattoni ebbe inizio tra il X e il XII secolo.
Nel 1840 La Rotta contava quattordici fornaci.
Proprio a La Rotta nel 1872 fu costruita una delle prime fornaci Hoffmann (a fuoco continuo).
Questo tipo di forno aveva la particolarità che i gas combusti preriscaldavano la sezione successiva del forno, in pratica i vari comparti del forno venivano alimentati a carbone da fori posti sopra la volta, perciò una volta finita la cottura in una sezione si proseguiva nella successiva seguendo l'anello ellittico del forno.
Man mano che le cotture passavano alle sezioni successive si caricavano e scaricavano le altre.
La produzione dei laterizi aveva carattere stagionale; a primavera il paese si spopolava, e fornaciai e mattonai si spostavano in Piemonte e Lombardia, a lavorare in condizioni disumane fino a sedici ore al giorno.
Il museo dei Mattonai, visitabile grazie all'associazione culturale Il Mattone, è un omaggio a questa storica tradizione della frazione pontederese e a tutti coloro che ne hanno fatto parte.
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